Whiplash - The Soup
“Our new Porter is one that’s been on our to-brew list for a long time and now it’s finally made it out there. CaraBohemian is the star of the show in all it’s rich and decadent character, supported by Melanoidin, Dark Munich, Special B and a light Pilsner malt base. It’s a love letter to good, clean Porter.”
- STILE – 13C – English Porter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Irlanda
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.whiplashbeer.com/
- LOTTO – Presente, ma illeggibile
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Presente, ma illeggibile
- DATA SCADENZA – Presente, ma illeggibile
- DATA DEGUSTAZIONE – 27/7/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 10°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Dall’ Irlanda arriva Whiplash con una English Porter la cui lattina è curiosa, ma che trovo attraente e con personalità. Questa The Sup si palesa in un color marrone scuro con riflessi granata, una schiuma scarsa, beige e di nessuna persistenza. Appare velata.
La parte maltata è di intensità medio-alta e porta nel campo della tostatura importante: caffè, caramello scuro e cioccolato al latte sono evidenti, ma non sono gli aromi che a mio giudizio si impongono. Trovo un intrigante aroma di liquirizia (probabilmente di origine fenolica) essere il più caratterizzante dell’ olfazione. Esteri medi (nocciola e uvetta) e basso luppolo (per lo più terroso). Nessun indizio di bruciatura e diacetile presente ma tollerato.
La dolcezza che regala questa Porter e media e persiste per tutta l’ esperienza gustativa e oltre; i sentori provenienti dal malto sono confermati, così come gli esteri (con le rispettive intensità). Verso il finale mi giunge un percettibile aroma fungino, legnoso e di sottobosco. Confermato il deciso aroma di liquirizia che si avverte nella fase mediana del sorso lo accompagna sino al finale, che è bilanciato verso la dolcezza e che vede una amarezza molto contenuta. Birra naturalmente equilibrata verso i malti. Luppolo che si fa avvertire aromaticamente tramite un leggero terroso e sotto bosco.
Corpo basso e carbonazione praticamente inesistente; medio-bassa astringenza e bassa cremosità, bassa sensazione alcolica. Medio-bassa sapidità e nessuna acidità.
Questa birra è un caso strano: non raggiunge l’ eccellenza nel mio immaginario per via di un paio di aspetti che raramente valuto in modo così basso: la schiuma è deludente e la gasatura inesistente. Sono un fan delle birre poco gasate, ma questa è davvero piatta. Anche la schiuma lascia troppo a desiderare, nonostante la vivacità iniziale della stessa. Per il resto la bevuta è assai piacevole: è una Porter quasi “pastry” tanto è amabile e assente di secchezza (entro comunque i range di stile). Peccato una astringenza un po’ altina, ma ha il pregio di non arrivare mai al sentore bruciato.
Per concordanza è d’ uopo con piatti a base di caffè e cioccolato, interessante sarebbe provarla con cibi salati, a tendenza amara, piccanti e speziati, per agire in contrasto.
La indico a chi ama i sentori caldi che la tostatura del malto genera; a chi ama le scure britanniche non secche, ma ruffiane e la cui bevibilità e rotondità sono peculiarità; infine a chi ama la liquirizia, non tanto la radice quanto proprio la “rotella” che tutti conosciamo.