St. Peter’s Brewery Co. - Best Bitter
“Traditional Best Bitter brewed with Pale and Crystal malts and Goldings aroma hops. The result is a St Peters Best Bitterfull-bodied ale with distinctive fruity caramel notes. Contains Barley (Gluten)”
- STILE – 11B – Best Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Inghilterra
- GENERE – Crafty
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.stpetersbrewery.co.uk/
- LOTTO – Non Dichiarato
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarato
- DATA SCADENZA – Non Dichiarato
- DATA DEGUSTAZIONE – 13/01/2025
- TEMPERATURA LUOGO – 22°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 3.7 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
La Best di st. Peter’s si presenta in un ambrato pieno, brillante. Schiuma di medio-bassa consistenza, di color beige e di bassa persistenza. Grana molto fine e non particolarmente effervescente.
Caramello, biscotto e generica sensazione tostata di attestano su una media intensità; esteri medi (nocciola e frutta cotta) e nessuna parte speziata di origine fenolica. Presente un tocco di diacetile, supportato dallo stile ma che qui è lievemente oltre la soglia di tolleranza. Medio bassa presenza di luppolo (erbaceo, terroso, speziato e citrico).
La conferma col naso è praticamente perfetta: la dolcezza con cui la birra si presenta è discreta e relegata alle evocazioni di caramello e biscotto. La parte centrale della beva vive di esteri piuttosto caratterizzanti e i cui aromi sono identici a quelli odorati. Il finale esprime una amarezza medio-alta e una non più che discreta attenuazione e regala momenti di tè verde, arancia, erbaceo e lieve speziatura. Piuttosto sopita l’ aromaticità del luppolo. Sempre presente il diacetile, anche all’ assaggio leggermente più vivace del consentito.
Corpo esile e gassatura media; bassa sensazione alcolica, discreta cremosità e lieve astringenza. Il mouthfeel è la parte che mi ha convinto meno.
Stilisticamente ottima, con soltanto un corpo un po’ lieve e una gassatura un attimo alta, è un esempio di stile davvero molto valido soprattutto per la parte tecnica, dove non rilevo difetti degni di nota, se non un diacetile un pochino sopra le righe e una mancanza lieve di fragranza luppolata. Piacevole l’ ingresso tra i classici biscotto e caramello, presente un tocco che diacetile che non disturba nonostante sia un pochino oltre la norma e parte centrale che vede nocciola e frutta cotta imporsi. Amara, si, ma non particolarmente secca. Ottima bevuta, ad un passo dall’ eccellenza, secondo la mia opinione.
Piatti astringenti, piccanti e sapidi vengono tenuti a bada da questa Bitter; per concordanza sceglierei sicuramente pietanze a forte richiamo panificato o zuccherino. Ideale con una focaccia tostata con granelli di sale e rosmarino, per abbracciare entrambe le componenti attenuanti ed esaltative.
Farà la gioia degli amanti delle Bitter in versione “medium”; piacerà a chi adora le birre inglesi e le loro caratteristiche tipiche e non potrà non essere apprezzata da chi ama rotondità zuccherina unita ad una amaro deciso.