Schneider Weisse G. Schneider & Sohn - Aventinus (Tap 6)
“For golden moments by the fireplace: “Mein Aventinus” – the wholehearted, dark ruby coloured wheat beer, intensive and fiery, warming, well-balanced and tender. Bavaria’s oldest wheat “Doppelbock” – brewed since 1907! Its sturdy body in combination with its sweet malty aroma is an invitation to profound indulgence – an ingenious blend with a strong body. Perfectly matches rustic dishes, dark roasts and sweet desserts.”
- STILE – 10C – Weizenbock
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Germania
- GENERE – Industriale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://schneider-weisse.de/
- LOTTO – 1821300424
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 04/2024
- DATA SCADENZA – 18/06/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 16/12/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 22°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 8.2 %
- GRADI PLATO – 18.5
- IBU – 16
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Esprime un color ambrato scuro con bei riflessi rossastri e palesa una schiuma moderata e di color avorio, a grana molto fine e di discreta ritenzione. Velata.
Dalla prima annusata è evidente che il malto sia protagonista con sentori Maillardiani che evocano il panificato a lunga cottura, ma mai torrefatto. E’ molto presente da subito un forte accento di solvente e una presenza alcolica poco celata. Esteri protagonisti che richiamano uvetta, datteri e prugne e parte fenolica di media presenza che aggiunge cannella e zenzero al quadro olfattivo. Basso aroma di luppolo attraverso floreale e speziato.
Molto persistente, come intuibile, l’ apporto maltato che segna una linea dritta in tutta la beva; parte mediana del sorso intrisa di un piacevole fruttato, i cui sentori corrispondono a quelli odorati. Altrettanto azzeccato è il quadro di speziatura che contorna il tutto e anche in questo caso trovo corrispondenza col naso. Basso è il luppolo che regala note di geranio, speziate e pepate. Amarezza contenuta e secchezza moderata. Purtroppo confermata la presenza di solvente e quella alcolica, un po’ troppo vivace.
Corpo medio, gassatura importante; calore percepito dall’ alcool deciso, buona cremosità e nessuna astrigenza. Netta una nota di piccantezza e una lieve bruciatura.
E’ un esempio di stile e forse la Weizenbock più conosciuta al mondo: questo esemplare però ha un brutto difetto che da un gran fastidio. Mi riferisco ad un solvente davvero invadente che rovina parzialmente la piacevolezza, che al netto di questa imperfezione rimane comunque buona. Un peccato, perché il prodotto è di fattura eccellente e non è difficile capire come possa essere un punto di riferimento planetario per lo stile. Complessa, intensa, piena di sfaccettature…peccato per quel solvente davvero invadente.
Tanti sono i piatti che si esalterebbero con una birra di questo tipo; sia per contrasto che per concordanza. Impossibile citarli tutti, personalmente la berrei con un piatto di selvaggina in umido.
Gli amanti della Weizen muscolose troveranno pane per i loro denti; essendo un punto di riferimento di stile, andrebbe comunque bevuta da tutti per farsi un’ idea di cosa il BJCP intenda per classica Weizenbock.