Schneider Weisse G. Schneider & Sohn - Aventinus (Tap 9)
“Magic and a black soul – the mahogany coloured, almost black “Eisbock” for sensuous indulgence, best served in a balloon glas. Matured in a special freezing process following a special recipe, with a soft, elegant body, but still intensive. Spicy flavours of plum, banana and clove reveal themselves along with a hint of bitter almond and marzipan. Tempting as digestif, to crepes, dark chocolate, Tiramisu and fully ripe parmesan cheese.”
- STILE – 9B – Eisbock
- FERMENTAZIONE – Bassa
- PROVENIENZA – Germania
- GENERE – Industriale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://schneider-weisse.de/en
- LOTTO – 2927110522
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarato
- DATA SCADENZA – 23/05/2027
- DATA DEGUSTAZIONE – 23/10/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 20°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 9°
- CALICE UTILIZZATO – Balloon
- ALCOOL – 12%
- GRADI PLATO – 18.5
- IBU – 15
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Ogni commento è superfluo su questa pietra miliare di stile: la Aventinus di Schneider è la Eisbock, almeno quella più conosciuta e diffusa. Di color ambrato scuro, è velata e manifesta una schiuma molto scarsa, di bassissima persistenza e di color beige.
E’ tanto complessa e descrivere gli innumerevoli sentori sarebbe impossibile: mi limito a notare una incidenza di malto molto alta (caramello scuro, reazioni di Maillard, melata di bosco), esteri alti (uvetta, prugna, fico secco, dattero), fenolico medio (cannella, pepe nero, noce moscata). Sentore alcolico molto presente, ma previsto dallo stile. Ossidazione evidente che tira fuori sentori vinosi. Nessun aroma di luppolo.
Generale una dolcezza molto elevata che perdura indomita per tutta la durata della beva, affievolita solo da una lieve secchezza fornita dall’ alcool nella fase finale. Ottima corrispondenza rispetto al naso e birra che vede una esplosione nella fase centrale di esteri in misura minore, di fenoli. Ai tanti aromi individuati aggiungo liquirizia, foglia di tabacco e legnoso. Nessun aroma di luppolo e amarezza molto bassa, appena utile a limitare (e lo fa nel modo corretto) quella che poteva essere una stucchevolezza elevata. Alcolico evidente, ma mai bruciante. A birra quasi ultimata, ed è l’ unica nota stonata, giunge un flebile sentore medicinale.
Corpo viscoso, carbonazione quasi assente, cremosità bassa, media astringenza, alta sensazione alcolica. Estremamente morbida, calda e mai urticante nonostante i 12° ABV.
Non c’ è molto da dire su questa Aventinus: la conoscono anche i sassi ed è LA Eisbock, almeno quella più conosciuta e diffusa. La complessità, la morbidezza, il calore avvolgente che genera; la bevibilità, la pienezza, le infinite sfaccettature la rendono un capolavoro assoluto. Fortunato io a berne un esemplare assai in forma.
Piatti di enorme struttura consumabili nelle stagioni fredde; dessert di un certo peso, selvaggina, carni rosse, stufati, stracotti, arrosti… E’ talmente buona che si adatta praticamente con tutti questi, a patto abbiano una struttura molto importante.
Piacerà a tutti coloro vogliono bere un pezzo di storia brassicola e una birra che incarna uno stile come nessun’ altra, almeno a diffusione planetaria.