San Biagio - Gaudens
“Allegria è la parola chiave di questa birra, perfetta per le serate passate in compagnia, ideale per le occasioni di festa, grazie alla sua leggerezza riesce a conquistare ogni palato. È una Pilsner boema dalla schiuma fine, colpisce immediatamente per la sua vivace freschezza che lascia spazio ad un carattere più deciso con note moderatamente amare che legano ogni sorso al precedente. Difficile non lasciarsi trasportare dal suo bouquet, in cui spiccano le note di malto, luppolo di Saaz, mela verde e frutta tostata. Una buona frizzantezza e un corpo leggero lasciano spazio in evoluzione ad un’intrigante nota erbacea. “
- STILE – Czech Premoum Pale Lager
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://birrasanbiagio.it/
- LOTTO – 210825
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 21/08/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 20/6/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 23°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 14°
- CALICE UTILIZZATO – Conico
- ALCOOL – 5.6 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Di Bohemian Pilsner personalmente sono affamato: è uno stile che amo particolarmente ma pochi birrifici ce l’ hanno fra il proprio roster. Tra questi, San Biagio con la Gaudens, che si manifesta con una giallo dorato scarico ed è stranamente velata; la schiuma è abbondante e di buona persistenza, bianca e a grana fine.
Tracce di DMS e sulfuro sono palesi, ma non sono gravi e le considero abbastanza tollerabili; quello che purtroppo va ad inficiare sulla intensità generale (bassa, sia da malto che da luppolo) è una probabile ossidazione, non tremenda ma che regala un fruttato da esteri piuttosto marcato mentre lo stile ne prevede una quantità minima.
L’ assaggio conferma le mie impressioni, con una bassa intensità che unita ad un colore piuttosto scialbo mi fa propendere per questo difetto. Palese anche un sentore di lievito madre che ho già notato al naso e che in bocca si fa più marcato. Probabile autolisi del lievito. A birra completamente versata la velatura diventa una torbidezza importante.
Nonostante questi difetti la birra si fa bere: non è certo una esperienza di grande piacevolezza ma non è una birra, anche in questo sfortunato esempio, da buttare. Il sorso comunque risulta ben lungi dall’ essere perfetto, ma quantomeno è accettabile.
Impossibile, almeno questo campione, da poter consigliare a qualcuno o da abbinare col cibo: attendo di berne una non così limitata per poterne apprezzare le indubbie qualità e ipotizzare un pairing adeguato.