San Biagio - Ambar
La Dubbel di San Biagio viene così descritta dal produttore: “Una birra eclettica e raffinata, al punto da aver ricevuto la medaglia d’oro al “Mondial de la Biere” di Strasburgo nel 2011, perfetta per chi ricerca gusti originali ed abbinamenti sofisticati. Ispirata alla tradizione dei mastri birrai trappisti, è una Stout/Strong Ale cruda ad alta fermentazione, non filtrata, non pastorizzata e rifermentata in bottiglia. Una miscela di differenti malti, ricavati da orzo di nostra produzione e sapientemente tostati, da origine alla ricetta di questa birra da podio.Il colore scuro naturalmente torbido si unisce ad una schiuma cremosa compatta e aderente. L’aroma intenso colpisce con netti sentori di caffè, cioccolato fondente e caramello. Al palato si percepisce una buona frizzantezza accompagnata da un corpo pieno e un amaro moderato, possibile grazie alla tostatura di diversi malti”
- STILE – Belgian Dubbel
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://birrasanbiagio.it/
- LOTTO – 061025
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 06/10/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 4/4/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 18°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 10°
- CALICE UTILIZZATO – Tulip
- ALCOOL – 6 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Di un ambrato scuro intenso, è velata e possiede una schiuma abbondante e sfrigolante, la cui grana è media, poco omogenea e di color crema. Buona persistenza. All’ occhio sembra ben gasata e di corpo medio. Quando l’ ho versata interamente, trovo parecchi residui di lievito in sospensione.
- ESAME OLFATTIVO – Il maltato tendente al tostato è sicuramente il settore che più si fa notare in questa Ambar: caramello scuro, cola, tamarindo, nocciola tostata e un accenno di prugna creano un profilo da cereale piuttosto complesso. Un tocco di amaro da CO2 si avverte grazie allo sfrigolamento iniziale che palesa una gasatura un po’ troppo altina. La fermentazione fornisce abbondanti esteri fruttati, tutti di stampo autunnale: mela cotta, leggera banana e dattero. Presente anche un refolo fenolico che mi ricorda la noce moscata e lo zenzero. La luppolatura è la parte meno identificabile al naso ed emerge grazie al frutto di bosco e ad un lieve pepe. Intensità media e buona persistenza; birra complessa e di buona attrazione.
- ESAME GUSTATIVO – In bocca conferma la grande complessità che il malto mi regala, estendendo ulteriormente gli aromi che percepisco: in questa fase trovo parecchia frutta a guscio, un accenno di frutti di bosco, cola, caramello, un tocco di liquerizia e prugne, tutti sentori scaturiti da cereale, fermentazione e combinazione degli stessi. Tutti piacevoli, ma poco distinti fra loro. Il corpo è medio e la gasatura vivace. Il finale esprime un amaro molto basso, una bassa secchezza e una notevole rotondità; rimane molto dolce e nel post deglutizione trovo cola e frutta secca. Luppolatura molto bassa, aromaticamente esprime un lieve fruttato di bosco. Poco persistente. Acidità medio-bassa, astringenza medio-bassa, sapidità bassa.
- ESAME FINALE – Discreta Dubbel di San Biagio, che al di là della complessità fornita dal malto ha diversi aspetti che non mi convincono, come la bassissima secchezza, l’ amaro quasi irrilevante e una progressione aromatica dei sapori un po’ confusa. Il gusto predominante poi è un cola-tamarindo che mi lascia un po’ perplesso. Comunque piacevole, anche se non è una birra che mi ricorderò a lungo.
- ABBINAMENTI – Molta dolcezza tostata, corpo medio, gasatura alta:
- PER CONCORDANZA – Piatti a tendenza dolce di stampo autunnale
- PER CONTRASTO – Cibi grassi, sapidi, a tendenza amara, lievemente speziati e piccanti.
- CONSIGLIATA A… –…chi beve birre poco secche e poco amare; chi apprezza le rotondità; chi cerca birre complesse dal punto di vista del malto.