Poretti - Blanche

Il birrificio Poretti è un nome storico del panorama nostrano relativo alle birre industriali: non mi era ancora capitato di recensirne nessuna e questa Blanche mi incuriosisce. Così è descritta sul sito ufficiale di Poretti: “Una birra non filtrata caratterizzata da 7 varietà di luppolo che le donano profumi e aromi floreali e dall’utilizzo della luppolatura a freddo per esaltarne i profumi. Fra questa varietà di luppoli, i nostri mastri birrai hanno scelto il cascade coltivato in Italia.
Grado alcolico 5,3% alc. vol.”

  • STILE –Witbier
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Industriale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificioangeloporetti.it/it 
  • LOTTO – LJ23090N
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 9/2023
  • DATA SCADENZA – 3/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  17/1/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 20°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
  • CALICE UTILIZZATO – Tulip
  • ALCOOL – 5.3 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – Non Dichiarato
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – GDO (Iper)
  • ESAME VISIVO Di un piuttosto inconsueto giallo dorato carico (ma non fuori stile), manifesta una decisa velatura. La schiuma è abbondante, candida e a grana fine, di buona omogeneità e nominale persistenza. All’ occhio pare molto fluida e di media carbonazione. 
  • ESAME OLFATTIVONegli ingredienti non compaiono due imprescindibili fattori quali l’ arancia amara e il coriandolo: sostituiti dall’ estratto di sambuco. Grazie ad un gioco di combinazioni aromatiche, effettivamente mi regala un “qualcosa” che si avvicina ai sentori tipici forniti dai due ingredienti latitanti, senza però possederne l’ intensità e la piena unicità. Il frumento si avverte in modo minimo ed è sovrastato da una forte incidenza fermentativa, per nulla sgradevole, molto fenolica che mi offre speziatura (pepe bianco). A schiuma piena soverchia quei “simil” sentori tipici avvertiti, quando la stessa cala mi giunge un debole floreale e ricompare qualcosa che mi ricorda più il coriandolo che non l’ arancia. Intensità bassa e discreta persistenza; di struttura semplice e di nominale attrazione. 
  • ESAME GUSTATIVOIl sorso mi comunica da subito una media citricità, che si staglia nella beva più o meno a metà sorso, dopo che un accenno di malto ed un appena più incisivo frumento aprono le danze senza esprimere una grande intensità. Il cuore della beva, come già detto, offre un moderata citricità tattile ed aromatica (lime) e un lontano richiamo al coriandolo: pregevole il tentativo di evocarli, ma li avessero effettivamente usati, Poretti non avrebbe avuto la necessità di richiamarli con strani incroci aromatici. Il corpo non è così esile: le proteine del frumento lo rendono dignitoso. La carbonazione non è eccessiva, e non infastidisce. Il finale è lievemente astringente, discretamente secco e minimamente amaro: piacevole una persistenza aromatica da luppolo maggiore di quanto mi aspettassi. Retrolfattivamente, frumento, pepe bianco e agrumato. Sapidità medio bassa, astringenza media, acidità molto bassa.  
  • ESAME FINALE – Al di là dell’ interpretazione degli ingredienti, abbastanza discutibile, non è una birra cattiva: si fa bere, evoca sentori “simili” a quelli usuali, è moderatamente secca e lascia una persistenza accettabile. Tutte caratteristiche, ovviamente, che piaceranno al grande pubblico verso il quale questa Blanche 7 Luppoli è orientata. 
  • ABBINAMENTI Pepato, poco maltato, floreale, citrico:
    • PER CONCORDANZA – Cibi leggeri lievemente speziati o con agrumi 
    • PER CONTRASTO – Pietanze mediamente grasse, sapidi e piccanti.  
  • CONSIGLIATA A… -… chi cerca una “simil” blanche; chi colleziona tutti i luppoli di Angelo Poretti (qui ne abbbiamo 7); chi vuole una una birra accettabile da GDO; chi cerca una birra piuttosto rotonda per contrastare sensazioni tattili mediamente dure.  

VALUTAZIONE FINALE

5.8/10