Orso Verde - Backdoor
“Birra ad alta fermentazione, ambrata dal grande carattere.
Sviluppa al naso sentori di pepe rosa, legno di cedro, pompelmo. L’ingresso in bocca è caramellato, ma prosegue rapidamente verso note resinose ed erbacee, che richiamano la radice di genziana e il genepy.”
- STILE – 11C – Extra Special Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://birraov.com/
- LOTTO – L108/23
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 10/8/2023
- DATA SCADENZA – 28/1/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 9/7/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 8°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 40
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
I lombardi di Orso Verde propongono una Extra Special Bitter che dovrebbe ricalcare la tradizione delle bitter muscolose britanniche: questa Backdoor si presenta in un ambrato purissimo, limpido e con una schiuma non abbondante, ma molto persistente, a grana media e di color crema.
Appaiono evidenti i sentori che la lavorazione del malto, verso la direzione tostata, evocano: biscotto, crosta di pane a media cottura, caramello. Riscontro un forte diacetile; quest’ ultimo è deciso e trovo sia leggermente sopra la tolleranza da stile e fornisce un toffee marcato. Esteri fruttati di bassa intensità (caco, nocciola). Luppolatura che si fa rispettare e si attesta su una intensità medio-alta: terroso, marmellata d’ arance, foglia di tè, erbaceo e leggero floreale creano un intrigante quanto elaborato bouquet vegetale.
La dolcezza con cui parte questa Backdoor è media e si esprimete soprattutto tramite biscottato, caramello e crosta di pane. Il sorso giunge a scoprire un fruttato di medio-bassa intensità (mandorla, nocciola, caco) e si adagia su un finale decisamente secco, mediamente amaro e bilanciato verso il luppolo, decisamente. Retrolfattivamente, questa Backdoor richiama una lunga e fine amarezza adornata da floreale, foglia di tè, terroso e lieve agrumato.
Corpo medio, gasatura media (un po’ vivace), bassa cremosità fornita dal diacetile (anche questa non prevista), sensazione calorica medio-bassa, nessuna astringenza. Sensazione un po’ burrosa sulla lingua e nel palato.
Ottima bitter di Orso Verde: mi colpisce l’ ottimo equilibrio generale nonostante l’ ago della bilancia sia proiettato inevitabilmente verso la luppolatura. Unico palese difetto è un forte diacetile, un po’ sopra la tolleranza prevista dallo stile: questo limita un po’ la piacevolezza che rimane comunque alta. Bella la complessità fornita dalla luppolatura.
La berrei con un piatto di media struttura di carne rossa e verdure come un carpaccio di manzo con rucola e grana. Adatta anche con dessert a base pasta frolla.
Indubbiamente va bevuta da chi ama le birre inglesi e le birre muscolose in particolare; potrebbe essere anche utile didatticamente nei confronti di chi vuole un buon esempio di cosa sono le bitter molto orientate verso la luppolatura.