Menaresta - Birra Madre
“Birra chiara leggera tipo Lambic, più delicata, meno estrema, fatta fermentare con il lievito madre da panificazione. Se il Lambic è l’anello mancante tra la birra e il vino, Birra Madre… …Birra Madre nasce dall’amore per il pane, simbolo della civiltà contadina, prodotto di fermentazione del cereale come la birra; dall’amicizia con Davide Longoni, grande panificatore in Realdino, località brianzola sul fiume Lambro; e dal fascino che hanno su tutti noi le birre Làmbic, tipologia belga a fermentazione spontanea in cui “rivive”, presa dall’aria, tutta la flora microbica della valle della Senne (Bruxelles).”
- STILE – 23D – Lambic
- FERMENTAZIONE – Spontanea
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiomenaresta.com/
- LOTTO – L5123
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 5/1/2023
- DATA SCADENZA – 11/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 03/12/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 20°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 13°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 4.8 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Davvero promettente questo Lambic di Menaresta viste la descrizioni che i lombardi forniscono: di color paglierino acceso, manifesta una lieve velatura ed una schiuma scarsa, di bassa persistenza, di color avorio.
Un tocco di granaglie e di impasto di pane si avvertono in modo piuttosto netto da subito, anche se è un deciso aroma di citrico e di mela Granny Smith a prendersi la scena dopo qualche istante. Netta la mineralità percepita tramite le note funky che, nella classicità dello stile, richiamano la pecora, il cortile, la paglia. Un tocco di formaggioso è anch’ esso piuttosto netto. Nessun aroma di luppolo e intensità generale medio-alta. La sensazione di acidità che la birra trasmette al naso è piuttosto marcata.
Ottima è la conferma di questo avvertito al naso con quanto mi ritrovo in bocca; entrata delicatamente introdotto dal cereale e parte centrale che vede i sentori funky lottare con quelli citrici per la supremazia in termini assoluti e che io trovo in sostanziale equilibrio. Altrettanto netto è il sentore di lievito di pane, davvero molto ben incastrato in questo contesto. Anche qui ritrovo una presenza formaggiosa un po’ marcata, forse un po’ troppo. Luppolatura praticamente inesistente che fornisce comunque un amaro percettibile, come richiesto dallo stile. Secchezza molto elevata.
Corpo medio-leggero, alta gassatura, lieve asprezza, astringenza medio-alta, acidità media, molto bassa la cremosità e nessuna sensazione di calore alcolico particolare.
Buona, davvero molto buona questa Birra Madre di Menaresta: ha tutto al punto giusto e non manca di intensità aromatica, peculiarità che apprezzo particolarmente nel mondo sour. Splendido il triumvirato lievito di pane-citrico-funky che la caratterizzano ampiamente e che regalano freschezza e sensazioni minerali estremamente piacevoli. L’ acidità si fa sentire, ma non sconfina mai nell’ eccessivo o nel caustico. Prodotto esemplare, di eccellente bilanciamento.
Formaggi, pesce, carni di ogni genere (tranne le rosse), pasta, gnocchi, torte salate… è talmente poliedrico un prodotto del genere che si abbina, in linea teorica, davvero ad un numero molto elevato di pietanze. Provare per credere.
Piacerà ai fanatici delle sour, ma non solo: si avvale si una acidità non banale e non è ovviamente adatta a tutti i palati, ma credo che coloro che cerchino un prodotto che ricalchi molto fedelmente i dettami di stile non ne rimarranno delusi.