Lucky Brews - Bitter
“Stile inglese, malto italiano. Bitter ambrata in puro stile inglese, leggera e poco gasata con sottili profumi di frutta matura. Il maggior pregio di questa birra in stile inglese? L’utilizzo del 100% del nostro orzo, prodotto a 5 km dal nostro birrificio. Come un double-decker londinese, bevila sempre in doppia!”
- STILE – 11A – Ordinary Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://luckybrews.com/
- LOTTO – 280325
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 28/03/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 26/10/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 19°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4.2 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 34
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
I bravissimi ragazzi di Lucky Brews si cimentano con una Ordinary Bitter orgogliosamente brassata con malto 100% nostrano; di color ambrato chiaro, è velata e manifesta una schiuma di ordinaria presenza, a grana medio-fine e di media persistenza. Noto che sfrigola un po’ nel momento della versata.
Il cereale è piuttosto basso e appare sopito nella trasmissione dei propri sentori, che comunque rilevo in caramello leggero, biscotto e un lieve pane tostato. Esteri medi (nocciola e frutta a nocciolo, pesca surmatura in particolare) e presenza metallica e sulfurea un po’ accentuate. Nessun fenolico e fermentazione di media caratterizzazione. Luppolo basso con leggeri sentori terrosi, agrumati e floreali.
In bocca purtroppo esprime una asprezza significativa che fa collassare la piacevolezza; gli aromi sono di bassa intensità ed è il chiaro segnale di una netta ossidazione, aggravati da note metalliche e sulfuree. Basso amaro (nonostante i 34 IBU) e secchezza moderata.
Corpo esile e medio-bassa gasatura; nessuna sensazione alcolica particolare, astringenza significativa a causa di quel mix di asprezza e metallico e nessuna cremosità. Non piacevole tattilmente.
Un peccato aver bevuto una birra davvero poco in forma: da grande amante delle Bitter mi aspettavo una birra in linea con la qualità media (piuttosto alta) dei ragazzi vicentini. Invece la birra patisce troppo i difetti, in particolare una asprezza palatale che ausa una forte astringenza che fanno collassare il piacere di bevuta. Gli aromi sono troppo flebili per non parlare, tra l’ altro, di ossidazione. Non è una birra da lavandino, ma è quanto meno un esempio non certo fortunato.