Loch Lomond - Bonnie and Blonde
“A perfectly balanced pale ale. Floral and orange aromas lead to a sweet, malty biscuit flavour that is rounded off with a light citrus finish.”
- STILE – 12A – British Golden Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Scozia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.lochlomondbrewery.com/
- LOTTO – 1872
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 15/11/2023
- DATA SCADENZA – 15/11/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 17/7/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 4 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Da uno dei laghi scozzesi più celebri, Loch Lomond appunto, arriva questa British Golden chiamata “Bonnie and Blonde”: il colore che palesa è un dorato pieno con un tocco aranciato, schiuma color panna di bassa presenza, medio-alta persistenza e grana molto fine. Brillante.
Il malto si manifesta al naso in modo medio-basso e ciò mi sorprende; medio-alto aroma di luppolo (ma pecca un po’ di freschezza) coi sentori variegati di fiori (tiglio e biancospino), agrumi (arancia), tropicale (ananas e mango). Esteri bassi (mela). Basso diacetile e traccia evidente, per l’ intensità un po’ bassa, di ossidazione tramite un leggero aroma di cartone.
La beva suggerisce una presenza aromatica di luppolo media confermando il bouquet odorato: tropicale, citrico e floreale su tutti. Purtroppo anche in bocca viene a mancare un po’ di incisività e confermo che l’ ossidazione ha fatto il suo corso. Basso apporto del malto (miele, cereale) e parte centrale che vede un tocco di esteri (sempre mela). Amarezza contenuta (medio-bassa) e finale piuttosto secco. Bilanciamento verso il luppolo.
Corpo molto esile, nessuna sensazione calorica, nessuna cremosità, bassa gasatura e nessuna astringenza.
Purtroppo la presenza di questa importante ossidazione limita decisamente il piacere di questa Bonnie and Blonde; la birra non è da gettare, ma è molto placata e sonnolenta. Peccato perchè non presenta squilibri particolare (tranne il corpo che è decisamente troppo esile e una schiuma che non mi convince molto) e “in forma” intuisco si tratti di un buon prodotto.
Con il cibo opterei per un piatto che vede in un bel contrasto con la luppolatura aromatica di questa birra la propria ragione d’ essere: una focaccia con affettato, per esempio.
Potrebbe piacere a chi ama bere inglese senza la solita abbondante dose di malti che conferiscono i tipici sentori di Ales britanniche: le Golden Ale nascono per questo e questa, corpo a parte, ne rappresenta un esempio di stile piuttosto centrato.