Jungle Juice - Ed Wood
“Birra in stile anglosassone con aggiunta di sciroppo d’acero. Rivela al naso inebrianti aromi maltati, conditi da sfumature di frutta rossa (ribes e prugna), biscotti, caramello e legno. Lo sciroppo d’acero, assieme al leggero utilizzo d’avena, le conferisce una particolare morbidezza e setosità. Al gusto tanto semplice quanto variegato nelle sfumature, armonizza un ottimo equilibrio ad una estrema bevibilitá.”
- STILE – Red Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.junglejuicebrewing.com/
- LOTTO –
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO –
- DATA SCADENZA –
- DATA DEGUSTAZIONE – 7/6/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 24°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 6.2 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
La Ed Wood di Jungle Juice è dichiarata Red Ale (con aggiunta di sciroppo) d’ acero, stile che non ha attualmente un preciso riscontro nel BJCP. Poca importa la propria catalogazione quando ci si trova davanti ad una birra ben fatta. Già versandola è un bel vedere: un bellissimo color ambrato con spiccati rilessi ciliegia si evidenziano in una struttura lievemente opalescente. La schiuma è avorio e di media ritenzione, a grana molto fine.
Il naso da subito mi indica una forte presenza di malto, con panificato a media cottura, caramello e frutta scura; forte e decisa è anche la luppolatura che esprime floreale, terroso, speziato e lieve balsamico. Il profilo fermentativo è piuttosto lindo ed esprime un lieve sentore di bacca. A circondare tutti questi aromi c’ è un lieve ma prezioso sentore legnoso. Arriva anche un tocco di solvente non certamente voluto e un sentore alcolico un po’ vivace.
Bevendone il primo sorso, è evidente la conferma della forte caratterizzazione maltata che è esente da sentori tostati, ma che conferma il panificato a media cottura, la frutta scura e il caramello. Il lievito regala pochi aromi, tra cui esteri (bacca) e lievissimi fenoli (zenzero). Confermata la presenza di un tocco legnoso che smorza un po’ di questa dolcezza piuttosto marcata al palato. L’ amarezza è bassa e aromaticamente il luppolo fornisce terroso, speziato e floreale. Il finale è di una media secchezza.
Il corpo è basso è la gasatura è di media intensità; il bilanciamento tende decisamente al malto. Un lieve senso calorico è avvertibile; cremosità bassa e nessuna astringenza.
Come ho premesso, è una buon esempio di Red Ale che ha un paio di imperfezioni che non disturbano molto; il solvente, che mi preoccupava di più al naso sparisce in pochi istanti. La trovo un po’ troppo snella come corpo e poco caratterizzata dallo sciroppo d’ acero dal punto di vista aromatico, ma non come dolcezza, che è molto alta e forse un po’ eccessiva.
Viste le proprie caratteristiche di dolcezza, non la abbinerei a molti piatti per concordanza aromatica; piuttosto la userei per andare a contrastare cibi marcatamente untuosi, sapidi e assai piccanti.
E’ una bevuta piacevole che consiglio agli amanti delle dolcezze e delle morbidezze in generale o a chi apprezza birre scorrevoli come corpo; difficile che possa essere particolarmente apprezzata da chi cerca un finale secco o significativamente amaro.