Jever - Pilsener
La Pils di Jever è famosissima, ma difficile da trovare in Italia. Qui in Austria è in ogni market e finalmente posso provarla con calma. Così è descritta: “Una Pilsner della Germania settentrionale (frisona) caratteristica dello stile. È un po’ più luppolata delle pilsner ceche, conferendole un sapore più amaro (“erba” in tedesco)”
- STILE – German Pils
- FERMENTAZIONE – Bassa
- PROVENIENZA – Germania
- GENERE – Industriale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.jever.de/
- LOTTO – LL2310D30913
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 25/10/2022
- DATA SCADENZA – 25/1/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 5/8/2023
- TEMPERATURA LUOGO – 18°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 6°
- CALICE UTILIZZATO – Conico
- ALCOOL – 4.9 %
- GRADI PLATO – 11.3
- IBU – 40
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – GDO (estero)
- ESAME VISIVO – Di un giallo paglierino assolutamente limpido e brillante, ha una schiuma abbondante a grana medio-grossa, poco omogenea e che non si compatta granché. Sembra molto snella e piuttosto effervescente.
- ESAME OLFATTIVO – Tantissimo erbaceo, come promesso, emerge subito dal calice, e la sensazione che mi causa è di freschezza poiché mi evoca erba tagliata e fieno. Trovo anche esprimersi dei fiori bianchi. Ma non è solo vegetale questa birra: il contributo del cereale è importante (granaglie, malto, cracker, panificato a breve cottura) e il profilo fermentavo si sente tramite l’ espressione di mollìca di pane che rende questa Pils non pulita, ma non è necessariamente un limite. Intensità più che discreta (l’ erbaceo da luppolo svanisce dopo qualche minuto) e ordinaria persistenza; semplice e più che gradevole al naso.
- ESAME GUSTATIVO – Malto ed evocazione di pane a breve cottura danno il là al sorso, ma ben presto la gasatura (alta) e la presenza di aromi da fermentazione (mollìca soprattutto) comandano la parte centrale, accantonando il cereale. Non è certamente una birra con un gran corpo, ma gli aromi nel cuore della beva lo fanno percepire più di quello che è (come nel caso delle Keller) ed è un toccasana per la soddisfazione palatale. Il finale è decisamente amaro, secco ma mitigato dai tanti sentori che emergono dalla generosa luppolatura, ovvero fiori bianchi, erba, fieno, speziatura leggera: tutti ben distinti e molto incidenti sul gusto che questa Pils tramanda dopo la deglutizione. Retrolfattivamente, mi tornano fieno e fiori bianchi.
- ESAME FINALE – Una ottima Pils, che ha nell’ amaro il suo tratto più distintivo: tanti la troveranno un pò eccessiva da questo punto di vista: a me piace molto, tale che trovo sia un metro di paragone per tutte le altre Pils tedesche.
- ABBINAMENTI – Amaro e aromaticità da luppolo, corpo medio-snello, gasatura alta:
- PER CONCORDANZA – Piatti leggeri a base di verdure, insalate, antipasti vegetali.
- PER CONTRASTO – Piatti a tendenza dolce di struttura semplice, pesce, pollo, vitello e anche maiale.
- CONSIGLIATA A… –…chi apprezza l’ amaro molto deciso ma di scuola europea; chi vuole bere una Pils celeberrima; chi ama le basse fermentazioni tedesche; chi apprezza un profili fermentativo non pulitissimo.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 8.2/10