First Chop - MCR
Il birrificio inglese First Chop propone questa Ordinary Bitter ribattezzata “Manchester Bitter” per il nobile motivo spiegato successivamente e che ha il pregio ulteriore di essere senza glutine. Così ne parlano :”Originariamente prodotta con l’aiuto di CAMRA per il Manchester Beer Festival.”
- STILE – Ordinary Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Inghilterra
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.firstchop.co.uk/
- LOTTO – BBE270624
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 27/6/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 15/2/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 19°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4.4 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Palesa un dorato acceso e luminoso con riflessi che tendono al ramato ed è limpida; la schiuma, di color avorio, è abbondante, a grana fine, di discreta persistenza e buona omogeneità. Sembra munita di una carbonazione medio-bassa e un corpo leggero.
- ESAME OLFATTIVO – Le Ordinary Bitter non sono certo fra le birre più intense olfattivamente del pianeta, e questa MCR conferma ciò come prevedibile. Ma non significa che non trasmetta nulla al naso, tutt’ altro: un leggero caramello e un biscottato molto delicato richiamano allo stile, come anche la fermentazione, che, nonostante sia molto più pulita di altre colleghe britanniche, esala fruttato riconducibile alla pera e alla mela cotta. E’ comunque presente il tipico carattere fermentativo inglese, estremamente riconoscibile. La luppolatura, tenue come tutto il resto, si avverte tramite un leggero floreale, speziato, erbaceo e una punta di marmellata d’ arancia. Intensità bassa e discreta persistenza; semplice strutturalmente ma di ottimo appeal.
- ESAME GUSTATIVO – Leggera, semplice ma appagante sono i primi tre aggettivi che mi balzano in mente dopo il primo e fugace assaggio, che vede confermare la generale delicatezza. Il maltato è confermato e fornisce una discreta dolcezza iniziale prima che il fruttato fermentativo riempia la bocca nella mediana della beva. Davvero bassa la gasatura, che è è quello che ci si attende da una Ordinary Bitter. Anche il corpo è assai esile, al limite dell’ acquoso ed anche qui siamo perfettamente in stile. Un tocco di diacetile crea una lieve sensazione di cremosità. Arriviamo al finale, dove un amaro appena percettibile bilancia alla grande tutto ciò che è giunto prima; la secchezza è discreta e accettabile il residuo zuccherino. Poco persistente, vede confermati gli aromi da amaricante ravvisati al naso, con un erbaceo appena più intenso degli altri. Acidità bassa, sapidità molto bassa, astringenza bassa.
- ESAME FINALE – E’ una Bitter molto centrata e di ottima fattura: non è certo la birra di cui ci si ricordi per decenni vista l’ intensità generale molto bassa, ma è la birra ideale per cominciare una serata tipicamente Brit per scaldare la lingua. Ottimo esempio di stile e bilanciamento.
- ABBINAMENTI – E’ molto tenue e di struttura leggera e ben equilibrata:
- PER CONCORDANZA – Non avendo una caratteristica dominante, la concorderei con un piatto bilanciato per enfatizzare, di poco, uno degli aromi della birra
- PER CONTRASTO – Cibi leggermente untuosi, a tendenza dolce, leggermente speziati e lievemente piccanti
- CONSIGLIATA A… –…chi cerca la birra perfetta per iniziare una serata di bevute britanniche; chi apprezza le birra molto equilibrate; chi ama bere leggero ma ad alta fermentazione; chi vuole una birra perfettamente inglese per scoprirle.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 8.1/10