Edit Brewing- Glitch Slap
“Un vero “slap” sulle papille gustative, Glitch Slap è una birra ambrata in stile Dunkel Bock, esempio classico di stile tedesco della famiglia delle Lager, le birra a bassa fermentazione. Ambrata dai riflessi ramati, è una birra dai profumi intensi di malto e caramello, con note di tostato e una delicata parte alcolica. Il cappello di schiuma è denso, cremoso, persistente, avorio. Ad un primo assaggio emergono la complessità dei sapori, le parti maltate sono dominanti, sopraggiungono quelle di caramello. Il sapore è mediamente dolce, pieno per poi terminare con un finale secco, dal retrogusto pulito e maltato. Il corpo è pieno, rotondo, avvolgente, dal leggero calore alcolico. L’abbiamo chiamata Glitch Slap, uno schiaffo di sapore e colore per gli amanti delle birre intense, moderatamente alcoliche e dolci.”
- STILE – 6C – Dunkles Bock
- FERMENTAZIONE – Bassa
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.editbrewing.com/birra/
- LOTTO – GS313/23F
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 13/3/2023
- DATA SCADENZA – 12/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 15/4/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 8°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 6.5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 25
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
I torinesi di Edit definiscono la loro Dunkles Bock “uno schiaffo sulle papille gustative”: questa Glitch Slap esibisce un color ambrato profondo con riflessi rosso rubino. Possiede una schiuma di color crema di media abbondanza e nominale persistenza. Estremamente limpida.
Il malto si manifesta in modo medio-alto (reazioni di Maillard, caramello, melassa, pane tostato); esteri che trovo siano medi (castagna, ciliegia, ribes rosso, datteri). Presente anche un fenolico basso sotto forma di zenzero. Noto un tocco di solfuro per fortuna volatile e una bassa luppolatura, di carattere speziato e floreale. Riscontro anche un po’ di diacetile.
Il sorso è condotto da una alta dolcezza da malto, soprattutto incarnata da caramello, prodotti di Maillard e melassa che si protrae a lungo; parte centrale molto incisa dagli esteri, davvero intensi (ciliegia, ribes rosso, datteri) e impreziosita da un leggero speziato (zenzero). Come già detto, l’ unione di esteri e dolcezza si manifesta anche ben dopo la deglutizione e la luppolatura non fornisce una grande amarezza a bilanciare. Manca anche di una certa secchezza; la sensazione finale è molto amabile, avvalorata anche retrolfattivamente dal ritorno del caramello. Bilanciamento nettamente verso il malto.
Corpo molto esile, senso alcolico medio, nessuna astringenza, bassa cremosità data dal diacetile, gasatura media. Nonostante la presenza decisa degli esteri, conferma possedere un profilo da bassa fermentazione.
Il piacere di bevuta è medio; la birra è ben fatta ma presenta un paio di aspetti che non mi convincono troppo. Il corpo è davvero troppo leggero e il colore leggermente chiaro (siamo ai confini dello stile), ma soprattutto è la presenza un po’ troppo accentuata degli esteri a non convincermi appieno. I difetti tecnici sono tutto sommato ignorabili. A mio giudizio manca anche un po’ di secchezza finale. Ciò non pregiudica la bontà del prodotto, ma lo indirizza verso gusti che amano molto la rotondità.
Con queste caratteristiche, ideale che contrastare cibi sapidi e che richiedo morbidezza, come pietanze molto piccanti. Attenzione al corpo che è molto esile: va abbinata con un piatto con la stessa struttura.
Piacerà a chi cerca birre scorrevoli ed estremamente proiettate verso il malto e le proprie proiezioni dolci; consigliata anche a chi non ama la secchezza e un amaro particolare.