Boia Brewing - Electric Shock

“DDH IPA dritta e sincera con un mix di nuovi luppoli e alcuni grandi classici , creano un profilo resinoso, agrumato ed erbaceo. Un pizzico di bucce d’arancia completano il bouquet di questa nuova incredibile TORTURA”

  • STILE – 21A – American IPA
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://boiabrewing.it/
  • LOTTO – 021224
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
  • DATA SCADENZA – 02/12/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  05/09/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 23°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO –
  • CALICE UTILIZZATO – Pinta
  • ALCOOL – 6 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – Non Dichiarato
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso

Gli ossolani di Boia Breweing sono diventati celebri nell’ ambiente per via del loro packaging che richiama ad ogni sorta di tortura medievale; oltre alla simpatia con cui si pongono, fanno anche delle buone birre? Questa Electric Shock palesa un dorato pieno e velato; una schiuma candida estremamente abbondante che si compatta e persiste davvero molto.

Non fa prigionieri questa DDH IPA e spinge forte sulla luppolatura, estremamente intensa che comunque rispetta il tappeto di cereale che si avverte, come lo stile vuole: non manco di trovarne grazie ad un richiamo di miele e granaglie. Esteri bassi (ananas e albicocca) e nessun aroma fenolico. Rilevo solo un minimo accenno di plastica che è ben poca cosa. Sulla luppolatura, esprime il solito pressoché infinito bouquet aromatico dello stile e si muove fra agrumato, tropicale, resinoso, erbaceo, floreale, solo per citare le famiglie olfattive.

La beva fornisce un debole maltato iniziale ed un corrispondente bassa dolcezza, che è ben presto preda della luppolatura che si innesta quasi da subito e perdura sin ben dopo la deglutizione. Non sto a ripetere i sentori dell’ amaricante, sono davvero tantissimi e sono i medesimi odorati. Esteri bassi e nessuna traccia di speziatura. Amara alto, secchezza piuttosto decisa e bilanciamento totalmente verso i luppoli.

Corpo medio e medio-alta gasatura; bassa astringenza e buona cremosità, grazie aduna texture morbida e piacevole. Media sensazione alcolica.

Una delle migliori birre italiane nel genere luppolato che abbia bevuto da tempo: non ha nulla che non vada (a parte un minimo sentore di plastica) e non è invadente dal punto di vista dell’ amaro e della luppolatura come tante colleghe. Davvero uno splendido esempio di stile.

Ideale con piatti dal forte richiamo esotico per concordanza; altrettanto azzeccata con formaggi, piatti grassi e untuosi, succulenti e a tendenza dolce per contrasto.

Consigliata a chi ama le IPA con un certo bilanciamento che rispettino anche la base maltata; piacerà agli amanti della luppolatura intensa e dell’ amaro deciso.

VALUTAZIONE PIACEVOLEZZA

8.8/10

88/100

VALUTAZIONE METODO BJCP

4/5

40/50