Birrificio dei Castelli - Caput Mundi
La Dark Strong Ale di Birrificio dei Castelli è così descritta dai ragazzi marchigiani: “Color mogano scuro, schiuma fine. Al naso si rivela esuberante per l’intensità e varietà di sapori: frutta matura, canditi, marzapane, equilibrate note speziate di anice stellato, coriandolo e pepe. L’ingresso in bocca è morbido ed apre ad un equilibrato bouquet di sapori. Si percepiscono da subito note di frutta matura e canditi con un accenno di caramello, il tutto accompagnato da rinfrescanti note speziate . Finale lungo, caldo e piacevolmente alcolico”
- STILE – Bengian Dark Strong Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiodeicastelli.it/
- LOTTO – 0828/1040
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 8/2028
- DATA DEGUSTAZIONE – 1/1/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 20°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 10 %
- GRADI PLATO – 19
- IBU – 21
- EBC – 44
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Di un pienissimo mogano scuro con riflessi granata, appare velata. La schiuma è copiosa, a grana fine e di color cappuccino; persiste poco ed è poco omogenea. Sembra possegga un corpo medio e una gasatura medio-bassa.
- ESAME OLFATTIVO – Una decisa presenza fenolica, ben oltre ciò che era lecito attendersi, domina l’ esperienza olfattiva; è talmente intensa da ricordare un medicinale più che una birra nonostante la tendenza natalizia (e quindi pregna di speziatura) di questa Dark Strong Ale. Sotto questo forte sentore trovo comunque del cereale: caramello, uvetta, prugna si avvertono distintamente, anche se la loro intensità non spaventa questo importante e un pò inopportuno fenolico, che evoca comunque la liquirizia e le erbe aromatiche (mi ricorda un amaro più che una birra). Luppolatura non pervenuta. Intensità alta e e buona persistenza; struttura troppo condizionata da questo fenolico che non la rende molto affascinante al naso.
- ESAME GUSTATIVO – In bocca mi comunica da subito una grande presenza di liquirizia dopo che i flebili sentori maltati già odorati si sono espressi; la stessa radice persiste a lungo e trovo sia il sentore primario di questa birra. Peccato che sia accompagnata dallo stesso forte fenolico ravvisato in olfazione e da una speziatura che mi ricorda un liquore alle erbe e che causa un deciso amaro finale. Il corpo è pieno e la gasatura medio-bassa; il sorso è “potente” anche se il grado alcolico si fa sentire in modo lievemente urticante anche in bocca. Il finale è leggermente bruciante più che secco e aromaticamente rivolto alle erbe aromatiche, tra cui riconosco il finocchietto selvatico. Acidità media, astringenza alta, sapidità medio bassa, umami medio-basso.
- ESAME FINALE – Non è una birra che mi è piaciuta; troppo condizionata da questo urticante sentore descritto. Purtroppo non è un difetto della lattina (mi sono confrontato coi miei colleghi su questa birra) ma è una discutibile, ma rispettabile scelta di Birrificio dei Castelli. Ok nel voler creare una birra “potente”, ma servirebbe un pò di bilanciamento ed equilibrio.
- ABBINAMENTI – Liquirizia, molto alcolica, molto amara e con un sentore di erbe aromatiche che ricorda gli amari alpini.
- PER CONCORDANZA – Non la consiglierei per concordanza con nessun piatto
- PER CONTRASTO – Cibi molto untuosi, succulenti e con molto umami
- CONSIGLIATA A… –…chi cerca sapori molto forti; chi per vocazione non ama le birre equilibrate; chi ama gli amari alle erbe; chi apprezza la liquirizia.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 5.4/10