Birrificio Oltrepò - Astuta
“Birra stout. Il miele di melata delle colline dell’Oltrepò Pavese regala un finale dolce dopo i sentori di caffè e cioccolato”
- STILE – 31B – Alternative Sugar Beer
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiooltrepo.it/
- LOTTO – L025-24
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 02/05/2024
- DATA SCADENZA – 03/2026
- DATA DEGUSTAZIONE – 17/01/2025
- TEMPERATURA LUOGO – 22°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 15°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 5.5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Marrone pieno con riflessi granata; piuttosto limpida. Schiuma di media presenza, di color cappuccino chiaro e di medio-bassa persistenza. Grana molto fine.
Caffè, orzo tostato e caramello imbrunito sono evidenti da subito, ma non rappresentano i sentori maggiormente intensi al naso: è la melata di bosco, molto presente ma mai eccessiva a rinvigorire l’ intensità di questa Astuta, avvalendosi anche di una buona presenza di esteri (prugna secca e uvetta). Nessuna speziatura di origine fenolica. Piuttosto incidente anche l’ amaricante: sensazioni floreali, terrose ed erbacee fanno capolinea in questa particolarissima Stout.
La suggestione torrefatta si conferma anche alla assaggio, seguita dal miele e dagli esteri: ottima la corrispondenza con quanto annusato, anche se l’ intensità è leggermente inferiore al palato da quanto mi aspettavo. Nessuna imprecisione tecnica e finale che manifesta una amarezza media che ben equilibra la mellifluità del miele e una secchezza molto bassa, prevedibile e corretta. Luppolo che regala ricordi fogliacei, di gelsomino e terrosi.
Corpo esile e gassatura media; lieve astringenza, bassa cremosità e nominale, per il tenore alcolico, sensazione calorica.
La Astuta di Oltrepò è una birra davvero molto ben fatta: eccellente al naso, ottima in bocca e discreta come sensazioni palatali, dove un corpo un po’ più pieno, una carbonatazione leggermente più bassa e un astringenza quasi inevitabile ne limitano leggermente la piacevolezza generale, che si conferma essere molto alta. Bella trovata dei ragazzi con sede a Pavia: oltre ad essere un prodotto molto originale di cui ci si ricorda a lungo, è realizzata e bilanciata in modo molto pertinente e la cui bevibilità, alla luce della scelta tattile, non può che essere estremamente pregevole.
La decisa morbidezza non può che rivaleggiare con piatti sapidi e piccanti; dice la sua anche con cibi che manifestino una certa torrefazione, media. L’ astringenza, lieve, aiuta a padroneggiare cibi piuttosto dolci. Ideale, a mio giudizio, con una carne rossa di struttura piuttosto esile.
Piacerà a chi ama le birre scure in cui la torrefazione è mitigata, senza scadere negli effetti “pastry” o “milk” da un decisa presenza di miele. Sarà amata da chi cerca un residuo zuccherino di una certa presenza e da chi è attratto da una versione di Stout molto originale e con pochi simili sul mercato.