Wold Top - Bitter
“The pinnacle of traditional bitters. Light amber, with hints of dried fruits and toasted brown bread and notes of pine and fresh cut grass. Easy drinking with a crisp, clean taste. Great alongside a Ploughmans – simple. This is an attractive clear amber colour, and has a lovely aromatic and slightly biscuitty nose. There is a good malt character, almost hinting at caramel, but it is well balanced with the bitterness on the finish. There is a really refreshing mouth feel and that freshness stays right through.”
- STILE – 11A – Ordinary Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Inghilterra
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.woldtopbrewery.co.uk/
- LOTTO – Non Dichiarato
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarato
- DATA SCADENZA – Non Dichiarato
- DATA DEGUSTAZIONE – 20/11/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 21°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 3.7 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – Non Dichiarato
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Bellissimo è l’ ambrato piano con cui questa Wold Top si presenta: molto brillante, tra l’ altro. Schiuma scarsa e di color avorio, poco persistente e a grana molto fine.
Da una Ordinary Bitter non ci si può attendere una influenza maltata molto alta e così è infatti: scarso è il contributo del cereale che non manca, però, di fornire al naso sentori di caramello leggero, biscotto e pane tostato. Basso il diacetile, tollerato nello stile. Ciò che non è tollerato ed è inspiegabile è un netto aroma di solvente, indubbiamente causato da un problema fermentativo, probabilmente un eccesso di polialcoli. Esteri medio-bassi che evocano frutta a guscio, mela e una debole albicocca. Nessun fenolico. Luppolo decisamente basso che richiama, come tradizione impone, erbaceo (foglia di tè), terroso e debole agrumato (arancia).
Buona corrispondenza con gli aromi odorati, con il malto che fornisce il suo debole ma significativo contributo in testa alla beva, che nel proprio cuore vede sviluppare gli esteri descritti e purtroppo quella sensazione di solvente già ravvisata, sebbene un po’ meno fastidiosa. Nessun fenolico e fermentazione che si fa sentire in modo nominale. E’ però netto anche l’ indizio di ossidazione che trovo al palato, grazie ad poco invitante aroma polveroso. Bassa presenza di amaricante, bassa amarezza e attenuazione media.
Corpo esile, bassa gassatura e bassa sensazione alcolica; nessuna cremosità e bassa ma presenza astringenza, dovuta ad una lieve sensazione aspra che non rende il piacere tattile perfetto.
Se stilisticamente è assolutamente un manifesto di cosa sono le Ordinary Bitter, purtroppo questa versione che ho bevuto non lo è altrettanto dal punto di vista tecnico: un inconsueto solvente (probabilmente dovuto ad poli-alcoli) si staglia nel cuore della beva e assieme ad un indizio ossidativo non la fanno brillare. Il diacetile c’è ed è tollerato, questa birra ha tutto al posto giusto fuorché la freschezza necessaria per essere apprezzata appieno. Nemmeno in bocca è perfetta, con una lieve asprezza che ne limita il piacere boccale.
Piatti a base panificata di bassa struttura troverebbero un ottima match con questa birra, visiti i richiami alle tostature leggere; per contrasto la berrei con piatti a con una certa piccantezza o sapidità vista la tutto sommato media attenuazione che presenta.
Piacerà agli amanti delle Bitter leggere e ne troveranno un esempio stilisticamente impeccabile; sarà apprezzata anche da coloro i quali cercano birre inglesi dalla struttura leggera e di un certa rotondità.