Alpine Beer Company - Nelson
“IT’S NELSON OR NOTHING
Named after Nelson Sauvin, an outstanding hop varietal from New Zealand. The hop is introduced through the brewing and dry-hopping of this complex and well-balanced IPA. A hazy straw hued ale, Nelson is topped by bright white beer foam and offers a tropical hop aroma. The pine and fruity hop notes linger, but are well-balanced by the smooth, malty addition of European rye malts. Enjoy this stunning and multifaceted, yet mellow IPA. “
- STILE – 21B – Rye IPA
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Stati Uniti
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://alpinebeerco.com/
- LOTTO – L2189
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarato
- DATA SCADENZA – 06/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 24/10/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 20°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
- CALICE UTILIZZATO – Teku
- ALCOOL – 7 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 40
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Dagli Stati Uniti questa Nelson di Alpine Beer Company non fa misteri di che luppolatura utilizza; vediamo come l’ iterazione con la segale, caratteristica delle Rye IPA, caratterizzerà la bevuta. Color dorato pieno, mostra una opacità davvero elevata, a tratti torbida. Schiuma a grana media, di nominale presenza e persistenza standard.
Il luppolo è decisamente elevato ed esprime sentori di frutta a nocciolo, erbaceo, tropicale, citrico ed agrumato. Evidente una nota alcolica un po’ troppo presente. Esteri di media intensità, bassi fenoli. La parte maltata si attesta un una intensità media e regala panificato e l’ inconfondibile aroma di segale, ben presente, che porta con se la propria rusticità e una nota pepata. Presente anche un accenno sulfureo. Fermentazione piuttosto pulita.
A colpirmi in bocca è ciò che la segale fornisce: pepatura e piccantezza lavorano con la parte maltata e creano una sensazione rustica molto piacevole, assolutamente in stile che si protrae nella parte centrale della beva incontrando aromi fruttati che probabilmente giungono dalla luppolatura. I principali trovo siano melone, paglia, ananas. Evidente anche una nota alcolica un po’ sopra le righe. Amarezza medio-bassa ma molto persistente e secchezza medio-alta.
Corpo medio, gasatura bassa, sensazione alcolica medio-alta (ed eccessiva), astringenza medio-bassa (un po’ sopra le righe) e bassa cremosità. Senso diffuso di bruciatura alcolica e lieve piccantezza e speziatura. Rivedibile l’ aspetto palatale.
E’ una birra sicuramente piacevole questa Nelson, che presente però alcune imperfezioni abbastanza annoianti; in primis il senso di calore alcolico è troppo elevato e lo stesso sfocia nella lieve urticatura ed è migliorabile l ‘aspetto visivo. Non è “bella da vedere”, sia per la schiuma che per la limpidezza. Completa il quadro una lieve astringenza non prevista. Molto riuscita l’ iterazione fra la parte maltata, in cui la segale si avverte molto, e la forte luppolatura che il Nelson Sauvin è in grado di regalare. Insomma, trovo sia una Rye IPA non proprio in forma che si colloca in una fascia media di piacevolezza.
Facile l’ abbinamento con piatti a base di panificato di segale, per richiamarne i classici aromi; abbinata con carni, sia bianche che rosse, potrebbe regalare soddisfazioni per via di speziatura e lieve piccantezza che la birra esprime.
Consigliata a chi cerca un esemplare di IPA più rustico e con sensazioni provenienti dal malto diverse dalle solite; ovviamente piacerà a chi apprezza l’ aromaticità di uno dei luppoli più caratterizzanti in ambito brassicolo, chiaramente il Nelson Sauvin.