Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan - Weihenstephaner Hefeweissbier
“Our golden-yellow wheat beer, with its fine-pored white foam, smells of cloves and impresses consumers with its refreshing banana flavour. It is full bodied and with a smooth yeast taste. To be enjoyed at any time (always a pleasure / enjoyment), goes excellently with fish and seafood, with spicy cheese and especially with the traditional Bavarian veal sausage. Brewed according to our centuries-old brewing tradition on the Weihenstephan hill.”
- STILE – 10A – Weissbier
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Germania
- GENERE – Industriale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.weihenstephaner.de/en
- LOTTO – L20440306
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 15/10/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 21/10/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 20°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 9°
- CALICE UTILIZZATO – Weizenglas
- ALCOOL – 5.4 %
- GRADI PLATO – 12.7
- IBU – 14
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Se non è la Weizenbier per eccellenza poco ci manca: la Weihenstephan rappresenta da sempre un punto di riferiemnto per le birre di frumento e la propria fama la precede. Presenta un color dorato intenso con riflessi quasi aranciati ed è opalescente. Schiuma generosa, color avorio, a grana media e di buona persistenza. Appare molto frizzante.
L’ intensità che il cereale regala è su livelli medio bassi e sono evidenti le classiche note panificate, di granaglie e di frumento netto. Denoto un sentore di lievito un po’ troppo spiccato, che assieme ad un noto bubblegum rappresentato quello che non mi piace durante il processo olfattivo. Esteri medi (banana) e fenolici di pari intensità (vaniglia, chiodi di garofano). Spunta un tocco di luppolo, che, sebbene sia contenuto, evoca speziato e floreale. Traccia di ossidazione. Intensità generale moderata.
L’ imbocco è dominato dal cereale che non si nasconde ed esprime un apprezzabile contributo fornendo anche un certa parte di dolcezza che non lascia la beva sino al finale; il cuore dell’ esperienza vedo il netto prevalere dei prodotti fermentativi di pari intensità, senza che nessuna prevalga sull’ altro. Percettibile la luppolatura grazie ad un floreale che mi ricorda il tiglio e ad un tocco di speziatura. Bassa amarezza, attenuazione medio – bassa.
Corpo medio, gasatura elevata, ottima cremosità, bassa sensazione alcolica, lieve astringenza. Buono, quindi, l’ impatto fisico in bocca, sebbene non perfetto.
Non ne ho bevuta una rappresentazione troppo in forma (il sentore yeasty, ben oltre il solfuro che porta un fastidioso aroma di bubblegum), ma è abbastanza palese che la Weihenstephan Hefe rappresenta un punto di riferimento per lo stile. Tutte le weizen dovrebbero fare i conti con lei, per via di un ottimo bilanciamento fra fenoli ed esteri, per una luppolatura che si avverte e per una piacevolezza generale che, sebbene nel mio caso non sia stata altissima, si intravede e che confido sia molto maggiore negli esemplari più fortunati.
Essendo un esemplare assolutamente classico, va da se che si abbina a tutti i classici piatti che fanno la fortuna delle Weizenbier (e viceversa). Imprescindibile con i classici wurstel bianchi, bretzel e senape dolce.
Piacerà a chi ama le Weizen e ne cerca un esemplare da manuale; la sostanziale parità fra parte fruttata e speziata la rende adatta a chi ama un lavoro del lievito piuttosto marcato e a chi vuole sentire anche un tocco di luppolatura, spesso troppo sacrificato nello stile.