Menaresta - Life is Bitter

“Una very old english bitter, per gli appassionati del genere, rotonda e fruttata, un’aromaticità intensa data dai luppoli inglesi e dal lievito british ale. Note degustative: maltato, frutta secca, erbaceo”

  • STILE – 11A – Ordinary Bitter
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiomenaresta.com/
  • LOTTO – 01/24 L54
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 01/2024
  • DATA SCADENZA – 03/2025
  • DATA DEGUSTAZIONE –  03/10/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 21°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
  • CALICE UTILIZZATO – Teku
  • ALCOOL – 3.9 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – Non Dichiarato
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso

Una Ordinary Bitter che punta sulla tradizione più anglosassone possibile, intuibile anche dal packaging della lattina decisamente dedicato all’ terra d’ Albione. Questa Life is Bitter si presenta in un ambrato con riflessi aranciati ed è assai brillante. Schiuma di color beige, molto abbondante, a grana medio-fine e di buona persistenza.

Le note del malto giungono immediatamente ed evocano caramello pieno, pane tostato e biscotto. Esteri medio-bassi di carattere frutta a guscio (nocciola, mandorla). Nessuna presenza fenolica. Incidenza fermentativa media come era prevedibile. Luppolatura assai avvertibile che regale sensazioni floreali (geranio, zagara), fruttate (marmellata di arance) ed erbacee. Presente anche una parte di diacetile, contemplato dallo stile ma che qui è un po’ altino.

La beva regala da subito una bassa dolcezza dai malti che svanisce in fretta; al suo calare prende il sopravvento, nella fase centrale, un forte senso fruttato i cui descrittori sono coerenti con quelli odorati. Questa sensazione persiste sino al finale, che vede una buona secchezza e un amaro contenuto, un po’ troppo per lo stile. Luppolatura un po’ in sordina rispetto al naso con gli stessi aromi dell’ olfazione, un po’ attutiti. Anche qui confermo il diacetile.

Basso corpo, gasatura media, nessuna astringenza, nessuna particolare cremosità (nonostante il diacetile possa evocarne un po’), bassa sensazione di calore generato. Questo settore lo trovo migliorabile, specie il rapporto corpo/gasatura.

In definitiva, questa Life is Bitter è un buon esempio di stile che porta con se un paio di aspetti migliorabili e un diacetile un po’ eccessivo. Piacevole, scorrevole e corroborante. 

La vedo protagonista con piatti di esile struttura a base panificata; la gasatura contrasta un cerca grassezza e la moderata secchezza fa altrettanto con l’ untuosità. Ottima, vista la generale rotondità, anche per ovviare a piatti piccanti e sapidi.

Consigliata a chi ama le Bitter, anche le versione ordinarie come questa Life is Bitter; piacerà a chi cerca toni tiepidi dominati da esteri e dal maltato. Anche chi ama la tradizionale luppolatura britannica troverà conforto in questa birra di Menaresta.  

VALUTAZIONE PIACEVOLEZZA

8.1/10

81/100

VALUTAZIONE METODO BJCP

3.4/5

34/50