Il collaborazione con Birrificio Italiano, questa Nebbia dichiara essere Italian Hazy Pils, stile che ho una sua validissima ragione di essere nonostante non sia disciplinato da una sezione BJCP. Di color giallo paglierino, è opalescente. Schiuma abbondante e di color bianco, di buona persistenza, presenta una grana fine.

Sono i luppoli ad esprimersi maggiormente al naso e la loro forte presenza è testimoniata da aromi agrumati, floreali, erbacei e fruttati. Malto di media intensità, tramite i sentori di miele e panificato. Una nota sulfurea è netta, un po’ troppo decisa. Profilo fermentativo pulito, nessuna traccia fenolica e bassa incidenza degli esteri. Mi giunge anche un vaga sensazione salmastra e una forte presenza di vegetale. 

E’ bassa la dolcezza che regala questa Nebbia, mentre la componente fruttata è decisamente alta (pesca, susina e papaya). Purtroppo la componente vegetale è assai presente anche in bocca ed arriva a sconfinare quasi nel formaggioso. Profilo fermentativo sempre piuttosto lindo. Bassa amarezza (un po’ troppo contenuta per una Pils) e bassa secchezza.

Corpo snello, carbonazione moderata, bassa sensazione alcolica, un tocco astringente e cremosità medio bassa.

E’ un progetto interessante quello di questa Nebbia, ma trovo che servano migliorie per rendere la birra più piacevole di quanto ho riscontrato: un forte vegetale ne limita l’ aspetto tecnico, mentre la scarsa amarezza e la gasatura non centratissima non è quello che mi aspetto da una Italian Pils. Al netto di queste imperfezioni, la beva è piacevole e scorrevole e con ampi margini di miglioramento.

La consumerei con aperitivi leggeri da enfatizzare con il forte fruttato che questa Nebbia regala; starei però distante da piatti di verdure visto ciò che esprime la birra, seppur chiaramente in modo imprevisto.

Piacerà a chi ama il nostrano modo di interpretare le Pils; sarà apprezzata da chi beve leggero, aromatico e non ama una grande secchezza ed amarezza.