Diciottozerouno - Tulle
“Intensa, dolce, sostanziosa: una vera weizen che non stufa mai.”
- STILE – 10A – Weissbier
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.diciottozerouno.it/
- LOTTO – 2212
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 22/12/2023
- DATA SCADENZA – 22/12/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 7/7/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 25°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Weizenglas
- ALCOOL – 5 %
- GRADI PLATO – 11.5
- IBU – 25
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Le Weizenbier sono sempre piuttosto bistrattate nel panorama artigianale; Diciottozerouno ne ha fra le sue proposte una, la Tulle, apparentemente molto classica. Color dorato, opaco, abbondante schiuma a grana media di ottima persistenza e grana media.
La presenza del cereale è media: il frumento si evince facilmente e assieme ai sentori di panificato, lievito e granaglie compone gli aromi derivanti dalla parte “gialla”. Classicamente presenti esteri fruttati (banana) e fenoli (chiodo di garofano): leggera prevalenza dei primi sui secondi, e intensità media fornita dai prodotti fermentativi in questione. Mi giunge un lieve accenno di luppolo, erbaceo e floreale.
La sensazione di dolcezza con cui il sorso comincia è medio-basso e molto riconducibile al frumento con la sua classica e lieve acidulità; la parte centrale vede l’ indissolubile connubio banana-chiodi di garofano a imporre la più tradizionale combo aromatica delle birre di frumento tedesche. Bassa amarezza e basso aroma di luppolo (sempre floreale ed erbaceo, ma molto flebili). Retrolfattivamente, mi torna banana e frumento. Finale spostato verso la dolcezza e bilanciamento a favore del cereale.
Corpo medio e buona sensazione di cremosità, tipica per lo stile; gasatura importante, nessuna astringenza, lieve sapidità minerale e bassa acidità. Nessuna sensazione calorica.
Perfettamente centrata nello stile, le uniche piccole irregolarità che ho trovato sono un labile solfuro (che svanisce in fretta, presente a schiuma piena) e un metallico di bassa intensità che da molto poco fastidio. Per il resto è una Weizen davvero molto ben fatta, in cui, ed è raro, compare anche una traccia di luppolo e una amarezza percettibile, nonostante il finale sia molto rotondo.
Si abbina a moltissimi piatti come da tradizione delle birre di frumento, sia per concordanza che per contrasto: in particolare questa la berrei con una insalata di wurstel tipicamente bavarese.
Raccomandata ai cultori delle Weißbier e a chi ne vuole provare una davvero molto centrata in stile senza gli aromi un po’ fastidiosi delle celebri sorelle che troviamo sugli scaffali dei nostri market.