Mahrs Bräu - Helles
“La nostra Helles non è una bevanda di tante parole, ma una pura e semplice birra. Magari un po’ meno filosofico? Non c’è problema: sopra cremosa, sotto dorata, dentro leggera, aromatica e leggermente dolce. Ma con una schiuma luppolosa, e con un retrogusto maltato, che fa venire subito voglia di ordinarne un’altra. L’abbinamento culinario consigliato dalla Mahrs Bräu: Pesce bollito o arrosto, insalata, formaggio dolce, minestrone”
- STILE – Munich Helles
- FERMENTAZIONE – Bassa
- PROVENIENZA – Germania
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.mahrs.de/birre/?lang=it
- LOTTO – 200824
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 20/8/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 24/6/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 22°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 13°
- CALICE UTILIZZATO – Conico
- ALCOOL – 4.9 %
- GRADI PLATO – 11.2
- IBU – 19
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
E’ una Vollbier di Bamberga questa Helles di Marhs Bräu, che dalla descrizione in calce va dritta al punto e non fa “filosofia”. Palesa un dorato pieno brillante e la schiuma è abbondante e molto duratura, bianca e a grana medio-fine. Appare assai carbonata e di corpo leggero.
Al naso trovo il contemplato sulfuro (molto volatile) ed un meno piacevole DMS, comunque piuttosto tollerabile. Malto che evoca cereale, panificato e un tocco di miele. Profilo fermentativo piuttosto pulito, salvo per un tocco di lievito madre che intacca un po’ la lindezza di questo settore. Luppolatura medio bassa e un po’ spenta: non mancano floreale, speziato e fruttato. La dolcezza da esteri che avverto è un po’ alta e mi lascia pensare ad una leggera ossidazione.
L’ ossidazione, nell’ assaggio, è purtroppo confermata e la trovo assieme ad un metallico evidente. E’ molto spostata verso la dolcezza fruttata, quando non ce ne dovrebbe praticamente essere in una Munich Helles. Anche l’ intensità generale è un po’ bassa e la birra appare un po’ mogia anche dal punto di vista dell’ amaro, che si avverte appena ma naufraga in mezzo ad una dolcezza spiegabile (a scapito anche della secchezza) a causa una ossidazione palese.
E’ evidente che sia un birra non in grande forma: i difetti che ho riscontrato sono numerosi e un paio piuttosto compromettenti. Non è una cattiva bevuta, ma semplicemente nella norma, anche se infastidiscono questi esteri fruttati davvero eccessivi.
Col cibo e la sostanziale (strana e non voluta) tendenza dolce di questa birra, la abbinerei a piatti a base panificata per lavorare per concordanza aromatica.
Non la raccomanderei a tante persone visto che la considero non il miglior esemplare possibile e con limitanti imperfezioni: forse solo a chi ama un forte fruttato di qualsiasi origine.