Diciottozerouno - Caraibi
“La Caraibi è una birra a bassa fermentazione in stile Bohemian Pilsener dal colore giallo paglierino. Si presenta con un cappello di schiuma fine e compatto. Al naso spiccano le note erbacee e floreali caratteristiche dei luppoli utilizzati ed un lieve aroma di miele di acacia. Il corpo leggero ed il finale secco la rendono una birra estremamente beverina e rinfrescante”
- STILE – Czech Premium Lager
- FERMENTAZIONE – Bassa
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.diciottozerouno.it/
- LOTTO – 010224
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 1/2/2024
- DATA SCADENZA – 1/2/2025
- DATA DEGUSTAZIONE – 23/6/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 23°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 14°
- CALICE UTILIZZATO – Conico
- ALCOOL – 5 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 35
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
Con orgoglio definita Italian Pilsner (definizione che mi lascia un po’ perplesso), sostanzialmente questa Caraibi di Diciottozerouno è una Premium Pils che, anticipo, è di eccellente qualità con alcuni minimi difetti che le impediscono di raggiungere l’ eccellenza.
Si presenta con un intrigante dorato pieno, brillante. La schiuma è abbondante, di ottima compattezza, a grana fine e di ottima persistenza.
Il malto si esprime in modo deciso, tramite puliti sentori di miele, panificati e di cereale puro. La fermentazione è molto pulita e mi giunge un lievissimo sentore di esteri fruttati, davvero irrilevante. Il luppolo è altrettanto presente quanto il cereale (forse anche di più), tramite la nobiltà più assoluta centroeuropea: floreale, erbaceo, speziato, come da tradizione. Un tocco di DMS e metallico appaiono, assieme ad un lieve e tollerato diacetile.
Il sorso si inaugura con una significativa dolcezza maltata, tramite i sentori avvertiti al naso. La fermentazione è estremamente pulita e lascia al luppolo la capacità di pareggiare, se non ribaltare leggermente, l ‘equilibrio di questa Caraibi, portandolo verso la propria influenza. Aromaticamente, sono gli aromi erbacei, leggermente fruttati, speziati e floreali a costituire un bouquet intrigante e di ottima persistenza. Amaro medio, bilanciamento verso il luppolo e finale bel bilanciato fra secchezza e dolcezza.
Corpo medio, carbonazione importante, nessun calore alcolico, bassa cremosità, acidità irrisoria, nessuna astringenza.
Birra molto ben bilanciata, che ben si presta ad abbinamenti sia a tendenza dolce che a tendenza amara, senza eccellere né sfigurare con entrambe le tipologie di cibo. D’ istinto, io la berrei con un petto di pollo ai ferri e insalata, con pane come contorno.
Questa è una di quelle birre talmente ben fatte da poter consigliare davvero a chiunque; sia a chi ama il luppolo, che a chi ama un malta chiaro di un certo impatto. Pulita, pulitissima, con un paio di irrisori difetti, è forse un po’ proiettata verso la rotondità per i miei gusti, ma trovo sia un grande esempio di stile.