San Biagio - Verbum

“Una classica da non perdere, una birra che porta in alto la bandiera delle Weizen tedesche, le birre del benessere con il più alto rapporto nutritivo. Dal colore giallo paglierino velato con tipici riflessi verdastri, presenta una schiuma densa e persistente che permane a lungo sul bicchiere e ricorda la consistenza della panna montata. Al naso sono delicate le note di banana e vaniglia oltre che di lievito e frutta. Al palato si percepisce una frizzantezza decisa seguita da un corpo dolce e dal gusto pieno, tipico delle Weizen tedesche. Il tutto dona ad ogni sorsata una piacevole sensazione di freschezza. In chiusura si percepisce un finale interessante dato da note profumate, fruttate e agrumate.”

  • STILE – Weißbier
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://birrasanbiagio.it/
  • LOTTO – 30102025
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
  • DATA SCADENZA – 30/10/2025
  • DATA DEGUSTAZIONE –  4/5/2024
  • TEMPERATURA LUOGO – 19°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO – 12°
  • CALICE UTILIZZATO – Weizenglass
  • ALCOOL – 5.6 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – Non Dichiarato
  • EBC – Non Dichiarato
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO E’ di un giallo paglierino acceso ed è opalescente; possiede una schiuma molto abbondante, molto omogenea che si compatta assai. Il colore della schiuma è candido, e la grana medio-fine. Appare di corpo medio-leggero e di alta effervescenza. Un leggero gushing è da notare appena aperta la bottiglia. 
  • ESAME OLFATTIVOBanana e la classica speziatura fornita dai chiodi di garofano si ritrovano immediatamente: un po’ disturbati da un eccesso di Co2 che, così come all’ occhio, si rende protagonista anche al naso. Un sentore piuttosto inconsueto di lievito emerge dal mio calice; ha poco senso ed è chiaramente un difetto in una Weizen. Riscontro una luppolatura decisamente più incisiva rispetto ai canoni di stile, niente di clamoroso ma l’ apporto dell’ amaricante è sicuramente significativo, con speziato, fieno e un leggero fruttato a fare la loro figura. Non posso però, dopo tutto, considerarla come una olfazione piacevole, soprattutto a causa di un così marcato aroma di lievito che mi fa temere per l’ esame successivo.  
  • ESAME GUSTATIVOPer fortuna in bocca le cose migliorano di parecchio e riconosco una Weizen sebbene non al massimo della propria forma, soprattutto per via dell’ eccessiva carbonazione che infastidisce leggermente la beva. Non sono eccessivi sia la banana (qui acerba) né la speziatura fenolica, ma ben ponderati all’ interno di una birra craft. Tenui ma caratterizzanti. Il corpo è medio e sulla gasatura ho già detto. Il sapore così fastidioso di lievito odorato è molto attutito in bocca: c’è ma non è così invadente. Confermo una luppolatura incisiva, più della media di stile, coi sapori che ho descritto. Il finale è ben bilanciato fra secchezza e dolcezza residua, con un amaro quasi nullo. Acidità media, sapidità molto bassa, astringenza medio-bassa. 
  • ESAME FINALEMi piacciono diversi aspetti di questa Verbum: la presenza luppolata significativa e un contenimento degli aromi, spesso troppo violenti di banana e fenolico. Me ne piacciono meno altrettanti, come l’ olfazione (deludente), la gasatura davvero eccessiva e una armonia generale non gran che. E’ una Weizen accettabile, ma che è evidente non sia nella sua forma migliore; sicuramente, almeno questo esempio, non è il miglior prodotto del birrificio monastico umbro.   
  • ABBINAMENTI Aromi piuttosto tenuti, gasatura altissima, corpo medio:
    • PER CONCORDANZA – Piatti in stile tedesco piuttosto delicati vista la sobrietà della birra
    • PER CONTRASTO – Cibi grassi, mediamente sapidi, a leggera tendenza acida, leggermente speziati
  • CONSIGLIATA A… – …Gli  appassionati di Weizen; chi è disturbato da banana e chiodi di garofano spesso troppo presenti in tanti esempi commerciali; chi cerca una weizen un po’ più luppolata della norma.   

VALUTAZIONE FINALE

6.3/10