Cromarty Brewing - Happy Chappy
Dalla Scozia il birrificio Cromarty propone questa Pale Ale di chiara influenza oceanica e così ne parlano: “La nostra New Wave Pale Ale realizzata con croccanti luppoli di agrumi provenienti dagli Stati Uniti e freschi luppoli tropicali della Nuova Zelanda. Con un modesto 4,1% questa birra è perfetta per una sessione. Quindi vai avanti, prendi una pinta e diventa un Happy Chappy!”
- STILE – British Golden Ale
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Scozia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://cromartybrewing.com/
- LOTTO – Non Dichiarato
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – Non Dichiarata
- DATA SCADENZA – 30/10/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 21/2/2024
- TEMPERATURA LUOGO – 19°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 11°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4.1 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 33
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Esprime un dorato pieno di ottima limpidezza; la schiuma è copiosa e di color panna, discretamente omogenea, a grana medio-fine e di discreta persistenza. Appare mediamente carbonata e con un corpo leggero.
- ESAME OLFATTIVO – E’ indubbiamente la luppolatura ciò che dalla pinta emerge con maggior vigore: una bella sfilata di luppoli oceanici fa capolino al mio naso e tra i sentori che percepisco trovo essere più intensi quelli che richiamano il mango, la papaya, l’ uva moscato e il floreale. Decisamente più defilato il comparto del cereale, che è avvertibile ma trovo sia nettamente inferiore all’ amaricante. La fermentazione è piuttosto pulita, ma non lindissima (un pochino di ceppo inglese lo trovo, soprattutto a schiuma piena): più che l’ inflazionato ananas rilevo pera e una impercettibile speziatura fenolica. In definitiva, al naso è assai orientata verso i luppoli e manifesta una intensità media e una buona persistenza; di medio-bassa complessità e discreta attrattiva.
- ESAME GUSTATIVO – In bocca è estremamente fruttata e di alta amabilità, non tanto grazie all’ apporto del cereale (che confermo si avverte in modo discreto e fornisce miele e malto puro e frumento), quanto alla dolcezza di frutta che sia il profilo fermentativo che la sapiente luppolatura riescono a creare. Il corpo leggero e la gasatura medio-bassa rendono la beva assai dinamica; il cuore della stessa vive, come già detto, di una grande influenza fruttata, che sfuma verso un floreale con una punta di citrico nel finale. Lo stesso è avvertibilmente amaro, moderatamente secco e ben più rotondo; di nominale persistenza retrolfattiva, in cui trovo leggero agrumato e nuovamente fruttato. Sapidità medio-bassa, astringenza bassa, acidità molto bassa.
- ESAME FINALE – Buona Pale Ale scozzese, molto orientata verso la luppolatura in voga negli ultimi tempi e assolutamente ben centrata nello stile. La trovo un pochino troppo dolce e poco persistente: il fruttato domina in lungo e in largo senza comunque mai invadere o infastidire. Leggera, scorrevole e ben studiata.
- ABBINAMENTI – Molto fruttato, floreale e un tocco citrico; assai rotonda, snella e poco gasata:
- PER CONCORDANZA – Pietanze da enfatizzare tramite la tendenza dolce e floreale della birra, purché di struttura leggera
- PER CONTRASTO – Piatti a leggera tendenza dolce, sapidi e piccanti
- CONSIGLIATA A… –…chi ama le sensazioni morbide; chi cerca una birra inglese moderna; chi ama le decise luppolature aromatiche più che amaricanti; chi vuole bersi una buona birra piuttosto semplice ma remunerante.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 7.8/10