Orso Verde - Uncle Dog
Interessante questa White IPA del birrificio varesotto Orso Verde, un pò perchè è di uno stile piuttosto di nicchia (sempre figliastro del ciclone IPA degli ultimi anni), un pò per le proprie caratteristiche, così sinteticamente descritte dai ragazzi lombardi: “Birra ad alta fermentazione, chiarissima. Prodotta con malto d’orzo e di frumento, al naso i luppoli americani sprigionano sensazioni citriche e floreali con punte esotiche. In bocca è molto aromatica e secca con un dissetante finale acidulo.”
- STILE – White IPA
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birraorsoverde.com/it/
- LOTTO – L27/23
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 2/7/2023
- DATA SCADENZA – 28/7/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 17/10/2023
- TEMPERATURA LUOGO – 23°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 8°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 20
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Purissimo giallo paglierino con una decisa velatura, questa birra ha un’ abbondante schiuma pannosa, a grana medio-fine di scarsa omogeneità, buona persistenza e discreta compattezza. Visivamente, la trovo di corpo snello e di discreta effervescenza.
- ESAME OLFATTIVO – Immediatamente noto un deciso aroma citrico (lime) e catty, che sentenziano che tipo di luppolatura troverò in questa White IPA: melone, mandarino ed erbaceo sono altrettanto presenti. Arriva un flebile sentore di frumento, ma è realmente troppo debole per essere messo a rapporto. Il profilo fermentativo è molto pulito, ma genera la classica frutta da esteri (pesca, pera) tipica delle India Pale Ale. Sulla luppolatura ho già detto tutto e confermo che il cereale è sostanzialmente non pervenuto al naso. Intensità alta e buona persistenza, semplice dal punto di vista della struttura e di nominale appeal, a mio giudizio.
- ESAME GUSTATIVO – Il sorso mi comunica sin dall’ inizio una decisa citricità e forte astringenza, che ritroverò abbondantemente sino al post deglutizione e che caratterizzano in modo assoluto tattilmente questa Uncle Dog. In bocca il cereale è appena appena più presente, ma anche in questo caso troppo poco per essere messo a referto: è infatti la luppolatura a tenere il testimone sin dall’ inizio delle beva, per non cederlo mai. Amaricatura che confermo esprime citrico e catty un gradino sopra tutti gli altri aromi sia da luppolo che da esteri. Finale molto astringente (mai oltre la soglia dell’ inopportuno) e decisamente amaro: offre una buona secchezza generale, una moderata acidità perdurante e una più che significativa persistenza. Corpo snello, gasatura medio-alta, sapidità medio-bassa.
- ESAME FINALE – Una White IPA enormemente spostata verso il citrico, i cui toni freddi sono evidenti e persistenti. Molto scarsa la presenza di cereale, è una discreta birra che tende più ad una bibita a base di agrumi alcolica che non ad una White IPA in cui emergono altre caratteristiche.
- ABBINAMENTI – Citricità, amarezza, agrumi, corpo leggero, gasatura decisa:
- PER CONCORDANZA – Piatti a base di carboidrati con una leggera presenza citrica o fruttata
- PER CONTRASTO – Pesce, carni bianchi, formaggi: tutti con una struttura piuttosto semplice
- CONSIGLIATA A… -…chi apprezza i toni freddi; chi cerca molta astrigenza e citricità che la causa; chi apprezza un amaro deciso e persistente; chi ama la forte luppolatura americano-oceanica.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 6.6/10