Retorto - Emilia Sunrise
Retorto offre la sua Ordinary Bitter, chiamata “patriotticamente” Emilia Sunrise, specificando che è brassata con luppoli emiliani. Poche parole la descrivono: “Birra di colore ramato chiaro, aroma tostato con toni di biscotto e lieve accenno di caramello, con media carbonazione e grado alcolico contenuto. Prevede l’uso di luppolo italiano Italian Golding, dalle note erbacee e pepate”
- STILE – Ordinary Bitter
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Artigianale
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.retorto.it/it/index.html#news
- LOTTO – 17422
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 17/4/2022
- DATA SCADENZA – 30/10/2024
- DATA DEGUSTAZIONE – 13/9/2023
- TEMPERATURA LUOGO – 24°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 10°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 4.2 %
- GRADI PLATO – Non Dichiarato
- IBU – 31
- EBC – Non Dichiarato
- REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Questa Bitter è vestita di un color ambrato chiaro, con evidenti riflessi rame. Velata, possiede una schiuma abbondante, color panna di insolita persistenza, a grana media. Appare molto snella e con una gasatura media.
- ESAME OLFATTIVO – Pochissimi dubbi nel trovarmi dinnanzi ad una birra in stile britannico: caramello leggero, biscotto, un tocco di toffee, e una sensazione generale di tostato lieve sono il frutto della presenza del cereale. Previsto da stile, trovo un accenno di diacetile (burroso) che a me piace tantissimo e caratterizza in modo unico nel birre inglesi. Il profilo fermentativo si sciorina attraverso esteri (caco, frutta surmatura e anche un accenno di frutta a guscio) e in modo meno intenso tramite fenoli ( lievissima speziatura); il luppolo emiliano impiegato è imparentato con il celebre East Kent Goldings, ma trovo fornisca un pò meno agrumato, meno terroso, ugualmente floreale e un sentore piacevole che mi ricorda la cola. Intensità discreta come la persistenza; di media complessità generale e, parlo soprattutto per i miei gusti, di notevole appeal al naso.
- ESAME GUSTATIVO – Mi colpisce subito la gasatura, decisamente più alta di quello che presupponevo e che trovi limiti un pò l’ assaggio. Tutto confermato in bocca, ad ogni modo: si comincia con l’ amabile rotondità biscottata fornita dai malti, si prosegue con i sentori soprattutto di frutta secca (noce in primis) che la fermentazione (poco pulita, come lo stile richiede), resi più morbidi dalla sensazione di burrosità, e si conclude con l’ arrivo, deciso, del luppolo, che esprime fiori, terrosità e questo gusto di cola che trovo confermato proprio durante la deglutizione. Finale modernamente secco, percettibilmente amaro e di buona persistenza. Corpo medio, astringenza bassa, sapidità medio-bassa, acidità bassa.
- ESAME FINALE – Buona Bitter che ha solo il difetto di avere una gasatura che limita molto l’ esperienza gustativa: al naso è realmente splendida. Già la schiuma, all’ occhio, era un pò troppo abbondante: peccato perchè olfattivamente è davvero molto intrigante. Ad ogni modo, buon prodotto, non perfetto.
- ABBINAMENTI – Gasatura medio-alta, maltatura biscottata, aromaticità, corpo medio:
- PER CONCORDANZA – Piatti a tendenza dolce, anche con condimenti di verdure o anche dessert a base di pasta.
- PER CONTRASTO – Vitello, maiale, formaggi, verdure.
- CONSIGLIATA A… –…chi ama le birre britanniche; chi apprezza i profili fermentativi non puliti; chi cerca una luppolatura floreale; chi beve birre con una carbonazione decisa.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 7.4/10