Bad Brewer - IPA
Bad Brewer è la linea di Amarcord destinata a chi ama il luppolo, grande protagonista dei nostri tempi recenti. La descrivono così: “IPA dorata brillante con schiuma bianca, fine e persistente. Caratterizzata da importanti note agrumate (pompelmo, arancia) e tropicali, un delicato floreale ed erbaceo si affianca alla resina: un ricco e fresco bouquet frutto del generoso dry hopping. Buona e rotonda l’amarezza, delicata la componete maltata (biscotto e cereale). Nota curiosa per gli appassionati, come vuole lo stile, l’acqua utilizzata viene “burtonizzata”
- STILE – American IPA
- FERMENTAZIONE – Alta
- PROVENIENZA – Italia
- GENERE – Crafty
- SITO DEL PRODUTTORE – https://www.badbrewer.com/
- LOTTO – L0772201
- DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 7/2022
- DATA SCADENZA – 18/6/2023
- DATA DEGUSTAZIONE – 2/5/2023
- TEMPERATURA LUOGO – 18°
- TEMPERATURA DI SERVIZIO – 8°
- CALICE UTILIZZATO – Pinta
- ALCOOL – 6 %
- GRADI PLATO – 13.5
- IBU – 54
- EBC – 16
- REPERIBILITA’ – GDO o shop del birrificio stesso
- ESAME VISIVO – Palesa un color dorato carico, velato con una schiuma copiosa di color panna a grana fine, di buonissima omogeneità. La schiuma stessa persiste in modo discreto e altrettanto discretamente si compatta. Sembra gasata in modo medio e con un corpo pieno.
- ESAME OLFATTIVO – La cosa più sorprendente, che di questi tempi è una rarità nelle IPA, è odorare distintamente il cereale, che non è certo l’ aroma primario, ma si posiziona appena sotto la forte aromatizzazione da amaricante: malto pieno e granaglie evocano dolcezza, prima che la palla olfattiva passi alla sestupla (!) luppolatura, con tanto di dry hopping di Cascade. Impossibile elencare gli aromi che emergono dalla pianta rampicante, su tutti trovo melone, pompelmo e resinoso. Il lievito è pulito (non perfettamente neutro) e rilascia un piacevole fruttato, ananas e susine. Intensità al naso buona e discreta persistenza, struttura molto ben studiata che mi fa ritenere attraente questa IPA.
- ESAME GUSTATIVO – Non si nasconde nemmeno al palato la buona dolcezza da cereale, che comincia a farsi sentire appena degusto il primo sorso. Permane il tempo logico prima di essere attaccata da un piacevolissimo fruttato (tropicale soprattutto) che, assieme ad una gasatura medio alta, è protagonista del cuore della beva. Come spesso da stile, una minima citrosità e una acidità appena percettibile aggiungono valore al tutto, conducendo verso un finale decisamente amaro, secco ma dove un ricordo di dolcezza maltata mitiga lievemente le sensazioni dure prevalenti. C’ è qualche piccolo off flavour in bocca, ma nulla da segnalare come difetto evidente. Buon corpo, astringenza media (da frutta acerba), umami basso, sapidità medio-bassa.
- ESAME FINALE – Considerando che si trova al supermercato, non è una birra perfetta, ma è ampiamente sopra la media da scaffale, e molto meglio di tante altre IPA più famose e celebrate. Ottima birra, sorprendente per certi versi e di eccellente fattura.
- ABBINAMENTI – Tante cose: dall’ onnipresente carne bianca e pesce, dai piatti a tendenza dolce con cui si combina alla grande per contrasto, io oserei berla con una crostata di frutta. Insolito, ma ci può stare.
- CONSIGLIATA A… – …chi non sopporta più le IPA solo luppolo; chi cerca un buonissimo bilanciamento fra malto, fermentazione e luppolo; chi ama le birre piene e aromatiche, chi cerca una birra di ottima qualità fra gli scaffali dei market.
VALUTAZIONE FINALE
★★★★★★★★★★ 8.1/10