Civale - Le Belle Gose

L’etichetta di questa gose di Civale è una delle più belle che abbia mai visto: trasuda gran classe e contemporaneamente simpatia. Realizzata in collaborazione con birrifici Montegioco e Croce di Malto, Civale la descrive cosi: “La “che BELLE GOSE” è una birra UNICA e INIMITABILE esperimento birrario a 8 mani, prodotta da Daniele Cosenza (Birrificio Civale), Alessio Selvaggio e Federico Casari (Croce di Malto) e Riccardo Franzosi (Birra Montegioco).Ispirata alle birre salate di Lipsia (gose) prodotta con aggiunta di sale bianco e rosa. Si presenta di un colore biondo velato, con schiuma bianca a grana fine. L’aroma è dominato da note floreali e di coriandolo, ben in evidenza. Alla prima sorsata si apprezza subito il sale, presente ma mai invadente, che è in perfetto equilibrio tra le note dolci del malto e quelle delicatamente luppolate dei luppoli tedeschi. Un tocco di acidità finale pulisce il palato e invoglia subito alla nuova sorsata. Da bere a secchiate! “

  • STILE – Gose
  • FERMENTAZIONE – Alta
  • PROVENIENZA – Italia
  • GENERE – Artigianale
  • SITO DEL PRODUTTORE – https://www.birrificiocivale.it/
  • LOTTO – B603822
  • DATA IMBOTTIGLIAMENTO – 3/8/2022
  • DATA SCADENZA – 12/3/2024
  • DATA DEGUSTAZIONE –  25/4/2023
  • TEMPERATURA LUOGO – 18°
  • TEMPERATURA DI SERVIZIO –
  • CALICE UTILIZZATO – Teku
  • ALCOOL – 4.8 %
  • GRADI PLATO – Non Dichiarato
  • IBU – 17
  • EBC – 7
  • REPERIBILITA’ – Siti specializzati o shop del birrificio stesso
  • ESAME VISIVO – Giallo pienissimo, più tendente al dorato che al paglierino, palesa una schiuma abbondante, quasi eccessiva, di color candido a grana grossa di scarsa persistenza. La birra è opalescente: appare assai gasata e d’un corpo esile.
  • ESAME OLFATTIVO – È vero che la sapidità è una sensazione tattile e non olfattiva, ma è fuori discussione che un lieve salmastro emerga istantaneamente dal teku, e mi richiami la classica sensazione da stile, quella di una birra lievemente salata, molto rinfrescante e leggermente acidula. Il coriandolo, molto presente assieme ad una nota agrumata intensa, aiuta a rinfrancare questa memoria e ben presente è l’aroma di frumento e quello floreale, conferito da una luppolatura gentile e aromatica. Intensità più che discreta che persiste in modo altrettanto discreto, strutturalmente semplice e di una certa attrazione olfattiva.
  • ESAME GUSTATIVOLa sapidità non si fa certo attendere, così come il frumento e una forte caratterizzazione da coriandolo, il tutto contornato dalla lieve e tipica acidità delle birre originarie di Goslar, fornite dai fermenti lattici impiegati. Deciso il sapore agrumato. Discretamente intensa, ma di grande piacevolezza. Corpo esile. Birra, quindi, scorrevole, molto frizzante, molto saporita e rinfrescante all’eccesso, grazie alle combinazioni tattili-aromatiche di cui ho già accennato. Finale secco, molto poco amaro ed elegantemente floreale.
  • ESAME FINALEClassico esempio di gose, che rispecchia tutte le caratteristiche che lo stile possiede. Molto intenso il coriandolo, che la rende tanto aromatica e profumata. Peccato la carbonazione, un poco esagerata.
  • ABBINAMENTI Io generalmente non vedo le gose con piatti di mare, per non eccedere nel salato, ma questa che ha una così forte armonizzazione, la trovo perfetta per con delle linguine allo scoglio. 
  • CONSIGLIATA A… – chi ama le gose e la presenza di una lieve acidità nella birra; chi apprezza la forte componente aromatica; chi vuole una birra perfetta per esaltare un piatto di mare; chi vuole provare l’ebbrezza di una birra lievemente salata. 

VALUTAZIONE FINALE

7.2/10